Emmaus, Pasqua 2021

Era il primo giorno

dopo il sabato di morte

la speranza trafitta con il re dei giudei

Lo avevamo visto – da lontano –

Tutti eravamo fuggiti

Camminavamo ora

Al tramonto

Verso le nostre case vuote

Avvolti nell’arroganza cieca

Ci scagliavamo addosso

Parole di pietra aguzze come cocci

Che scavano ma non scaldano i solchi del cuore

Lui

Un’eclissi nei nostri discorsi

Solo rabbia

La nostra tristezza

La nostra eterna e antica colpa

Noi

Noi e basta

L’orizzonte e la strada

«Cosa sono questi discorsi che state facendo fra voi camminando?»

Gesù il nazareno

Noi speravamo ma è stato crocifsso

Donne visionarie hanno visto angeli

Che affermano sia ancora vivo

Ma c’è solo un sepolcro vuoto

Lui dov’è?

«Sciocchi e tardi di cuore…»

L’Albero della Vita

Ha aperto le sue braccia

Cariche di frutti

E spande già la sua fragranza di Pane

La Parola in fiore

Dalle Scritture fiorisce quest’albero

Esse parlano di Me

La strada si accorcia

Il cuore arde leggero

«Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino»

Entrò

Quanto ho desiderato mangiare con voi questa pasqua

Prese il pane, benedisse il Padre

Spezzoà il Suo Corpo

Lo donò a noi

E allora vedemmo come per la prima volta

Come nuovi nati alla vita nel Padre

Vedemmo come figli amati senza merito d’amore

La sua assenza

Presenza viva nella nostra carne

In quel Pane

In quell’Albero della Vita

Gravido di spighe di sole

Buona Santa Pasqua!

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