Ideale di vita delle Carmelitane

Il carisma di Teresa vive ancora nei suoi scritti. In modo particolare è il “Cammino di Perfezione” il manuale formativo per le Carmelitane Scalze.

In questo libro troviamo tutto quello che Teresa ha pensato che fosse importante per imparare ad essere veri amici di Dio.

Teresa fondatrice ha però sentito il bisogno di codificare lo stile di vita che proponeva interpretando in modo personale l’antica Regola del Carmelo. Per questo scrive le Costituzioni per le sue monache.

Ancora oggi ogni famiglia religiosa deve avere un testo legislativo, approvato dalla Chiesa, in cui specchiarsi per vivere con fedeltà creativa il carisma del fondatore. 


Dalle Costituzioni delle Monache Scalze
dell’Ordine della Beatissima Vergine Maria del Monte Carmelo 
approvate dalla Sede apostolica l’anno 1991

Teresa fonda questa nuova espressione del Carmelo con l’intento di una fedeltà allo spirito e alle tradizioni dell’Ordine e con la volontà di un perenne rinnovamento: «Noi cominciamo ora. Procurino di incominciare sempre, di bene in meglio» (F 29,32). (cfr. Cost 1) 

Eleggendo la Beata Vergine a Madre e patrona, l’Ordine si mette sotto la sua protezione, proponendosi il mistero della sua vita e della sua unione con Cristo come modello e ideale di consacrazione. (Cost 2) 

Teresa fonda una nuova, piccola comunità fraterna fondata sulla solitudine e la povertà, completamente orientata all’orazione e alla contemplazione delle realtà divine, nell’osservanza dei consigli evangelici secondo la Regola «primitiva». (Cost 5)

Teresa sente nel suo cuore il dolore per la lacerazione della «unità» della chiesa e la preoccupazione per le profanazioni dell’Eucarestia e la santità dei suoi  sacerdoti, i «capitani», come lei stessa li  chiamava. Commossa da questi eventi, fissò per se e per la nuova famiglia del Carmelo un senso apostolico, orientando l’orazione, il ritiro e l’intera vita delle Carmelitane scalze al servizio della Chiesa. (Cost 5)

Volle che tutto fosse caratterizzato da un particolare stile di vita, presentando l’ascesi e la mortificazione in funzione di una più profonda vita teologale a servizio della Chiesa, proponendo la magnanimità nell’osservanza e la cordialità nella vita fraterna, che rendono gioioso il vivere insieme come famiglia di Dio, e promuovendo la dignità della persona, l’amicizia tra le sorelle e la comunione trai vari monasteri. (Cost 8)

In forza della loro vocazione le Carmelitane scalze sono chiamate alla contemplazione nella preghiera e nella vita (cfr. V 8,5; C 20,5-6; 28, 2-3) . Questo impegno di continua orazione è animata dalla fede, dalla speranza e, soprattutto, dalla divina carità, così che con cuore puro possano raggiungere la pienezza di vita in Cristo (Mans V 2, 4-6), e disporsi a sempre  più doni dello Spirito. Per esigenza del carisma teresiano, l’orazione, la consacrazione e tutte le energie di una Carmelitana devono essere orientate alla salvezza delle anime. (Cost 10)

In conformità all’ideale della Santa Madre Teresa, le Carmelitane Scalze vivono la loro vita contemplativa ecclesiale nell’armonia tra un clima di solitudine e di silenzio  e la comunione fraterna di vita, in una famiglia costituita a somiglianza de piccolo «collegio di Cristo», che ha per centro l’amore al Signore e per norma la carità fraterna uniti alla generosa abnegazione evangelica. (Cost 11)

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