Chi siamo

La nostra comunità

Siamo una piccola Comunità monastica di Carmelitane Scalze situata  su un modesto colle nella campagna di Lucca, in mezzo a tanto verde; la nostra comunità è attualmente composta da tredici monache di voti solenni.

Il nostro Ordine è stato fondato nel XIII secolo, da un gruppo di eremiti che si stanziarono sul monte Carmelo, in Palestina. Avvolti da un paesaggio di rara bellezza  si dedicarono alla preghiera contemplativa per le necessità del mondo e della Chiesa, sotto la protezione e ad imitazione della Beata vergine Maria, la prima “contemplativa” del vangelo. Da lei l’Ordine prese il nome di Fratelli della Beata Vergine Maria del monte Carmelo. Sospinti dall’invasione dei Turchi i carmelitani si trasferirono in Occidente dove aumentarono di numero e dove nacque anche il Carmelo contemplativo femminile.

La nostra storia quindi dalla Palestina ci porta in Spagna: nel XVI secolo entra nel Carmelo di Avila, in terra di Castiglia, Teresa De Ahumada. Questa donna, insaziabile amante della verità, di salute cagionevole, fragile negli affetti ma appassionata ricercatrice di una vera amicizia che riempisse di senso la sua vita, fonda un nuovo Carmelo (che chiameremo “teresiano” o “scalzo”) dove le monache potessero rivivere l’esperienza dei primi eremiti del monte Carmelo in un clima di solitudine e di fraternità. Dopo anni di tormentata lotta con se stessa, Teresa si abbandona totalmente a Colui che scopre come l’unico vero Amico che può saziare la sua sete di amore. Teresa desidera essere “chiamata amica” da Gesù (Gv 15,14-15) e capisce che per essere tale deve vivere con il massimo entusiasmo i suoi voti di povertà, castità e obbedienza, in un clima di amicizia e di servizio fraterno.

Teresa ha pensato la nostra giornata monastica “fondata” sulla preghiera-amicizia con il Signore Gesù, preghiera personale e silenziosa oppure liturgica e comunitaria.

Nella nostra giornata però non manca il lavoro, che per noi significa condividere la fatica dei poveri e mettere a frutto i doni che il Signore ci ha dato. Alternate alla preghiera e al lavoro la nostra giornata è arricchita inoltre dai  gioiosi incontri fraterni nelle ricreazioni comuni tra le sorelle, le quali, come diceva la nostra santa madre Teresa di Gesù, devono essere tutte amiche e tutte devono volersi bene. Per questo motivo volle che le sue Comunità fossero piccole nel numero dei componenti, per favorire l’amicizia fraterna, il dialogo e la corresponsabilità delle “cose di casa” come in una famiglia.

Sospinta da un vero e proprio “ardore missionario”  Teresa fonderà durante la sua vita numerosi Carmeli  in terra di Spagna, poi le sue figlie si porteranno fino in Francia e in Portogallo e sempre più lontano… Ma la vocazione carmelitana è profondamente missionaria nella sua essenza, perché totalmente dedicata alle necessità di ogni fratello e sorella, vicino o lontano, del mondo e della Chiesa.

Più che la terra di Spagna, Teresa, come le sue figlie, desiderano percorrere le vie che conducono nella nostra interiorità, cercando Colui che la abita come in un castello. Scegliendo di vivere concentrate nello spazio della clausura, aspirano soprattutto a conoscere e stare con  Gesù “stando davanti a Lui per tutti “ (Edith Stein).

Teresa fu arricchita nella sua vita dal particolare dono di penetrare, pur se illetterata, i segreti della vita spirituale; per questo le fu chiesto di scrivere diversi libri tra cui la sua Vita, il Cammino di Perfezione, il Castello Interiore, le Fondazioni, per citare solo quelli più famosi. Oggi è, con Caterina da Siena e Teresa di Lisieux, Dottore della Chiesa.

Concludiamo questa  breve presentazione con la sua celebre definizione della preghiera: La preghiera non è altro, per me, che un intimo rapporto di amicizia, uno stare frequentemente da solo a solo con Colui da cui sappiamo di essere amati (Vita 8,5) .

Dopo la ricreazione della sera comincia il silenzio detto ‘grande’, in cui si cerca di evitare tutto ciò che non è indispensabile dire; questo silenzio termina dopo l’Eucarestia del mattino seguente. Durante il giorno rispettiamo un silenzio ‘fraterno’ che aiuti ogni sorella a custodire la Presenza di Dio anche durante il lavoro e gli atti di vita comunitaria. Il silenzio è dispensato durante i due tempi di ricreazione.

Le visite in parlatorio sono: dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.45 alle 16.30

La storia del nostro Carmelo

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Venite e vedete

La vocazione carmelitana è aventurar la vida nella relazione con Cristo e con l’uomo, nello stile di Teresa di Gesù, che, sconvolta dalle divisioni ecclesiali del suo tempo e appassionata dalla scoperta di nuovi orizzonti missionari, si è totalmente arresa al suo Dio, spendendosi nella preghiera e nella vita fraterna, per l’umanità intera… continua a leggere

Accoglienza Scout

Testimonianze

In questa casa tutte devono essere amiche” (C 4,7)
suor Maria Manuela dell’Incarnazione

“Attirami, corriamo…”
una monaca professa del monastero Regina Carmeli

Vivere con Gesù
suor Paola di Gesù

Suor Ancilla Maria della Croce
suor Francesca di Gesù

Ma le monache non erano una razza estinta?
una monaca professa del monastero Regina Carmeli

Una giornata di mezzo ottobre
Franco Lazzarini, papà di suor Paola

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